Glossary entry (derived from question below)
German term or phrase:
innere Kündigung
Italian translation:
hanno interiormente staccato/tolto la spina/disaffezione rispetto all'azienda
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Jul 14, 2011 10:30
12 yrs ago
8 viewers *
German term
innere Kündigung
German to Italian
Other
Human Resources
Mitarbeiterbefragung
In einer Mitarbeiterbefragung wird die Zufriedenheit und das Commitment der Mitarbeiter bewertet und die Mitarbeiter in vier Typen unterteilt. Ein Typus charakterisiert sich wie folgt:
"Unzufriedene haben innerlich gekündigt, sind ausgebrannt und enttäuscht."
"innere Kündigung" scheint ein typischer deutscher Ausdruck zu sein - ich habe zwar "dimissioni interiori" gefunden, allerdings immer in Anführungszeichen (scheint mir in Anlehnung ans Deutsche behelfsmässig konstruiert zu sein).
Eine andere Möglichkeit der Übersetzung, die mir wahrscheinlicher erscheint, ist "disaffezione lavorativa".
Kann dies jemand bestätigen oder hat eine andere Lösung?
Danke schön
"Unzufriedene haben innerlich gekündigt, sind ausgebrannt und enttäuscht."
"innere Kündigung" scheint ein typischer deutscher Ausdruck zu sein - ich habe zwar "dimissioni interiori" gefunden, allerdings immer in Anführungszeichen (scheint mir in Anlehnung ans Deutsche behelfsmässig konstruiert zu sein).
Eine andere Möglichkeit der Übersetzung, die mir wahrscheinlicher erscheint, ist "disaffezione lavorativa".
Kann dies jemand bestätigen oder hat eine andere Lösung?
Danke schön
Proposed translations
(Italian)
Proposed translations
+3
13 mins
Selected
hanno interiormente staccato/tolto la spina/disaffezione rispetto all'azienda
le prime due per il verbo, come nel testo. Disaffezione come sostantivo mi piace, meglio di dimissioni e licenziamento. (al massimo come verbo, sono interiormente dimissionari...).
Altra idea: hanno preso le distanze. Hanno sviluppato una distanza affettiva dal lavoro/azienda. Sono interiormente distaccati rispetto al lavoro.
Altra idea: hanno preso le distanze. Hanno sviluppato una distanza affettiva dal lavoro/azienda. Sono interiormente distaccati rispetto al lavoro.
Peer comment(s):
agree |
otok silba
: sì, anche a me piace di più disaffezione che licenziamento
18 mins
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grazie otok
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agree |
dtl
: disaffezione lavorativa, come ho già scritto precedentemente in iscussione
1 hr
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grazie donatella
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agree |
AdamiAkaPataflo
: disaffezione e distacco, belli entrambi :-))
21 hrs
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grazie caruccia!
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4 KudoZ points awarded for this answer.
Comment: "Selected automatically based on peer agreement."
+1
4 mins
licenziamento interiore
Insomma, hanno già gettato la spugna, pur continuando a collaborare con l'azienda...
www.sedus.de/se/de/press/detail.php?ID=49&lang=ita
... spesso fertile terreno per il cosiddetto “licenziamento interiore” dei collaboratori, deve essere completamente sovvertita. ...
Non devo però ...: il pensiero a 4 colori ;
Max Lüscher - 1996 - Family & Relationships - 96 Seiten
Il "licenziamento interiore" Fritz Raidt è stato sociologo alle università di ...
Con "licenziamento interiore" ha indicato il rifiuto di agire di propria ...
http://books.google.de/books?id=aAiJIszvtMgC&pg=PA30&lpg=PA3...
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Note added at 8 mins (2011-07-14 10:39:19 GMT)
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p. 30: Il "licenziamento interiore"
http://books.google.de/books?id=aAiJIszvtMgC&pg=PA30&lpg=PA3...
psicologia
NON DEVO PERÒ...
essere adirato
essere deluso
essere offeso
essere scontento
Max Lüscher
Armando editore
http://books.google.de/books?id=aAiJIszvtMgC&pg=PA30&lpg=PA3...
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Note added at 12 mins (2011-07-14 10:43:21 GMT)
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Dal testo citato, a p. 30:
licenziamento interiore
= il rifiuto di agire di propria iniziativa e la mancanza di disponibilità a coinvolgersi. Soltanto perché si riceve un salario, si arriva puntuali al lavoro e si fa quello che c'è da fare. L'agire di propria iniziativa si riduce soltanto al tornare senza notevoli ritardia acasa.
www.sedus.de/se/de/press/detail.php?ID=49&lang=ita
... spesso fertile terreno per il cosiddetto “licenziamento interiore” dei collaboratori, deve essere completamente sovvertita. ...
Non devo però ...: il pensiero a 4 colori ;
Max Lüscher - 1996 - Family & Relationships - 96 Seiten
Il "licenziamento interiore" Fritz Raidt è stato sociologo alle università di ...
Con "licenziamento interiore" ha indicato il rifiuto di agire di propria ...
http://books.google.de/books?id=aAiJIszvtMgC&pg=PA30&lpg=PA3...
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Note added at 8 mins (2011-07-14 10:39:19 GMT)
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p. 30: Il "licenziamento interiore"
http://books.google.de/books?id=aAiJIszvtMgC&pg=PA30&lpg=PA3...
psicologia
NON DEVO PERÒ...
essere adirato
essere deluso
essere offeso
essere scontento
Max Lüscher
Armando editore
http://books.google.de/books?id=aAiJIszvtMgC&pg=PA30&lpg=PA3...
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Note added at 12 mins (2011-07-14 10:43:21 GMT)
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Dal testo citato, a p. 30:
licenziamento interiore
= il rifiuto di agire di propria iniziativa e la mancanza di disponibilità a coinvolgersi. Soltanto perché si riceve un salario, si arriva puntuali al lavoro e si fa quello che c'è da fare. L'agire di propria iniziativa si riduce soltanto al tornare senza notevoli ritardia acasa.
Peer comment(s):
agree |
lidija68
: anche quì: http://www.sedus.de/se/de/press/detail.php?ID=49&lang=ita
24 mins
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Grazie Lidija . . . Infatti, era il mio 1° link. Mentre il 2° link è tratto da un testo di psicologia di Armando Editore.
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1 hr
apatia dei lavoratori / apatia lavorativa
L’apatia dei lavoratori!
Posted: febbraio 14, 2011 by dadepalma in Il Capitale Umano
Etichette: Davide de Palma, Il Bilancio della Forza del Lavoro, Sennett
In un libro stupendo di Sennett, dal titolo Il declino del’uomo pubblico si può leggere quanto segue :
Al di fuori del lavoro in senso stretto, è presente un “Io” attivo, mentre nel lavoro l’individuo è un “Me” passivo. La passività ha un fine funzionale. In una situazione materiale in cui personalità e lavoratore si confondono, agire come se si subisse qualcosa che non dipende dall’IO è un meccanismo di protezione. Il problema di qusta scissione dell’ “Io” attivo dal soggetto giudicato, ricompensato o criticato, è che, quando il lavoro sembra il risultato dell’esercizio delle proprie capacità, ci si trova intrappolati in una situazione contradditoria : da un lato, la posizione è un prodotto della personalità; dall’altro, sul lavoro ci si mette al riparo, comportandosi come se la propria personalità fosse l’oggetto passivo che subisce il meccanismo burocratico. La scissione del soggetto in un “Io” e un “Me” ha un’origine culturale più ampia. L’Io reale è quello delle motivazioni e degli impulsi; è l’Io attivo, che però non è attivo nella società, dove esiste invece un “Me” passivo. (…) A differenza di quanto sostengono alcuni psicologi dell’industria, che hanno attinto alla letteratura dei disturbi caratteriali per analizzare l’apatia dei lavoratori, non c’è nulla di anormale in questa scissione : è logico sentirsi così in una società che spinge la gente a interrogarsi continuamente sulla propria adeguatezza, per cui i rapporti lavorativi e sociali di disuguaglianza si strutturano sulla base di questa visione.
Posted: febbraio 14, 2011 by dadepalma in Il Capitale Umano
Etichette: Davide de Palma, Il Bilancio della Forza del Lavoro, Sennett
In un libro stupendo di Sennett, dal titolo Il declino del’uomo pubblico si può leggere quanto segue :
Al di fuori del lavoro in senso stretto, è presente un “Io” attivo, mentre nel lavoro l’individuo è un “Me” passivo. La passività ha un fine funzionale. In una situazione materiale in cui personalità e lavoratore si confondono, agire come se si subisse qualcosa che non dipende dall’IO è un meccanismo di protezione. Il problema di qusta scissione dell’ “Io” attivo dal soggetto giudicato, ricompensato o criticato, è che, quando il lavoro sembra il risultato dell’esercizio delle proprie capacità, ci si trova intrappolati in una situazione contradditoria : da un lato, la posizione è un prodotto della personalità; dall’altro, sul lavoro ci si mette al riparo, comportandosi come se la propria personalità fosse l’oggetto passivo che subisce il meccanismo burocratico. La scissione del soggetto in un “Io” e un “Me” ha un’origine culturale più ampia. L’Io reale è quello delle motivazioni e degli impulsi; è l’Io attivo, che però non è attivo nella società, dove esiste invece un “Me” passivo. (…) A differenza di quanto sostengono alcuni psicologi dell’industria, che hanno attinto alla letteratura dei disturbi caratteriali per analizzare l’apatia dei lavoratori, non c’è nulla di anormale in questa scissione : è logico sentirsi così in una società che spinge la gente a interrogarsi continuamente sulla propria adeguatezza, per cui i rapporti lavorativi e sociali di disuguaglianza si strutturano sulla base di questa visione.
+1
1 hr
disaffezione al lavoro
non piacendomi "disaffezione lavorativa", propongo questa variante, che pare essere molto diffusa:
http://www.google.it/search?source=ig&hl=it&rlz=&q="disaffez...
alcuni esempi:
http://arosioserena.wordpress.com/2011/06/26/36/
http://www.psicopolis.com/burnout/educatore.htm
http://www.resistenze.org/sito/ma/di/di/mddis0.htm
In alcuni documenti si trova "disaffezione al lavoro" come contrario di "motivazione". Direi che come significato ci siamo.
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Note added at 1 ora (2011-07-14 12:20:09 GMT)
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Si rischia la disaffezione al lavoro da chi, pur anagraficamente giovane, non vede riconosciuto alcuno "sbocco" professionale.
http://www.firenzetoday.it
Mentre L.Grasso sostiene che la disaffezione al lavoro che riscontra nelle situazioni più stressanti non è indice di scarsa motivazione ma, al contrario, ...
http://www.psicopolis.com/burnout/educatore.htm
perché lavorando sulla motivazione si contiene l'assenteismo e i casi di disaffezione al lavoro; perché i collaboratori percepiscono un management più ...
www.nomesis.it/clima02/clima02.html
http://www.google.it/search?source=ig&hl=it&rlz=&q="disaffez...
alcuni esempi:
http://arosioserena.wordpress.com/2011/06/26/36/
http://www.psicopolis.com/burnout/educatore.htm
http://www.resistenze.org/sito/ma/di/di/mddis0.htm
In alcuni documenti si trova "disaffezione al lavoro" come contrario di "motivazione". Direi che come significato ci siamo.
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Note added at 1 ora (2011-07-14 12:20:09 GMT)
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Si rischia la disaffezione al lavoro da chi, pur anagraficamente giovane, non vede riconosciuto alcuno "sbocco" professionale.
http://www.firenzetoday.it
Mentre L.Grasso sostiene che la disaffezione al lavoro che riscontra nelle situazioni più stressanti non è indice di scarsa motivazione ma, al contrario, ...
http://www.psicopolis.com/burnout/educatore.htm
perché lavorando sulla motivazione si contiene l'assenteismo e i casi di disaffezione al lavoro; perché i collaboratori percepiscono un management più ...
www.nomesis.it/clima02/clima02.html
Peer comment(s):
agree |
AdamiAkaPataflo
: differenza apparentemente trascurabile, quella fra "lavorativa" e "al lavoro", ma rilevante anche secondo me :-)
20 hrs
|
Discussion
"Secondo Raidt nelle aziende tedesche sono principalmente due le ragioni che possono condurre al 'licenziamento interiore': che si pretenda troppo da una persona o che si venga criticati dagli altri".
Seguono poi i seguenti capitoli:
- "La delusione" (p. 31)
- "La demotivazione" (p. 33)
escludendo così, secondo me, il termine "disaffezione".
Per una traduzione non letterale ho proposto, nella Spiegazione alla mia Risposta:
--> "hanno già gettato la spugna, pur continuando a collaborare con l'azienda..." <--
Uno può anche non provare alcun "affetto" per il lavoro che svolge, ma non per questo si deve sentire "licenziato dentro"?
(non vuole essere una polemica, mi piacerebbe solo sapere...)